Associazione Nazionale

Partigiani d'Italia

DISCORSO PRONunCIATO DA LUCIA RICCI IL 12 MARZO 2022

AL CONGRESSO PROVINCIALE

L’emozione, nel partecipare a questo Congresso, è tanta.

Ho sempre considerato la partecipazione all’ANPI come una grande opportunità oltre che un importante impegno.

Purtroppo, la mia generazione non sente come prioritaria un’adesione formale all’ANPI, anche quando esiste un’affinità valoriale. Ritengo le nuove generazioni molto sensibili a tematiche civili e sociali, lo vediamo dalle battaglie cui si fanno portatrici, però allo stesso tempo non vedono l’ANPI come un’interlocutrice.

È necessario annullare questa distanza fittizia, bisogna ascoltare le loro battaglie, esigenze, priorità, cercare di capire il modo che queste giovani generazioni hanno di leggere il mondo.

Parlo di distanza fittizia perché viene spesso percepita solo la funzione di tutela della memoria, quando la componente di memoria attiva è altrettanto importante. La memoria, come sappiamo bene, è un impegno quotidiano, e senza memoria comprendere i processi attuali, è impossibile.

È però altrettanto importante comprendere la funzione attiva che l’ANPI ricopre nella comprensione della realtà e dei nuovi processi culturali.

Questi movimenti, queste istanze portate avanti dalle nuove generazioni, sono quindi legittimate da quei valori di cui l’ANPI è portatrice.

Mi ritrovo totalmente nel tracciato di Carla Nespolo, nel credere nell’importanza di ascoltare le opinioni degli altri come un possibile contributo alle nostre, perché solo in questo modo, tenendo però saldi i principi cardine, potremo porre le basi per un reciproco confronto.

Grazie

Lucia Ricci

Associazione Nazionale Partigiani d'Italia Sezione "Giuseppe Baffè" di Massa Lombarda e Sant'Agata sul Santerno